Chernobyl, un disastro lungo 33 anni
La centrale è situata in Ucraina settentrionale
(all'epoca parte dell'URSS), a
3 km dalla città di Pryp"jat' e
a 18 km da quella di Černobyl' scritto in russo, 16 km
a sud del confine con la Bielorussia. Il disastro avvenne il 26
aprile 1986 alle
ore 1:23 circa è uno dei due incidenti classificati come catastrofici con il
livello 7 e massimo della scala INES dell'IAEA, insieme a Fukushima Dai-ichinel marzo 2011,portando a un brusco e
incontrollato aumento della potenza di calore del nocciolo del reattore n.
4 della centrale: si determinò la scissione dell'acqua di refrigerazione
in idrogeno e ossigeno a così elevate
pressioni da provocare la rottura delle tubazioni del sistema di raffreddamento
del reattore. L’esplosione è avvenuta a causa di molteplici motivi: assenza del
personale sia tecnico sia dirigente, problemi relativi alla struttura e alla
progettazione dell'impianto, la violazione di svariate norme di sicurezza e
di buon senso. Prima del disastro a Chernobyl
vivevano circa 50.000 persone: oggi se ne contano zero. La città è totalmente
abbandonata: le costruzioni come scuole, case, edifici pubblici giacciono
inutilizzati e in balia del tempo; le strade non sono più state utilizzate, per
accedervi è indispensabile avere un particolare permesso e sottoporsi in fase
di uscita a una speciale doccia contro le radiazioni infatti adesso tutto
adesso è raso al suolo per quel piccolo e “banale” esperimento detto dal
ufficiale. Nubi
radioattive ci raggiungono pure a noi l'Europa orientale,
la Finlandia e
la Scandinavia con
livelli di contaminazione via minori. Il gruppo dei Verdi del parlamento europeo,
pur concordando con il rapporto ufficiale ONU per quanto riguarda il numero dei
morti accertati, se ne differenzia e lo contesta sulle morti presunte, che
stima piuttosto in 30.000-60.000. Dati ufficiali sono contestati da
associazioni antinucleariste internazionali, fra le quali Greenpeace, che presenta una stima
fino a 6.000.000 di decessi su scala mondiale nel corso di 70 anni,
contando tutti i tipi di tumori riconducibili al disastro secondo il modello
specifico adottato nell'analisi. Infatti adesso Chernobyl non è ancora
abitabile per via delle radiazioni nucleari però una certa parte del villaggio
si può vivere. Si stima che attualmente
ci vivano circa 500 persone,
dall'età media molto alta: i giovani hanno preferito cambiare città e
costruirsi un futuro altrove. Prima del
disastro,Chernobyl vivevano circa 50.000 persone: oggi se ne contano 0.
Fulvio Borgacci
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